Ginevra e Margherita 15-20 luglio

Ginevra e Margherita 15-20 luglio

Meg:

Come ogni anno anche questa settimana si è dimostrata un episodio unico e speciale, una finestra su uno scorcio di giardino e di vite alpine con angolazione sempre diversa. Appena arrivata mi ha colto la sensazione che il tempo dall’ultima stagione non sia mai passato, e la serenità ha cominciato a pervadermi: mi sento a casa, nel posto giusto, quello da cui non vorrei mai andarmene.
Ripartono naturalmente e spontaneamente antichi ritmi naturali, e come per magia spariscono i pensieri. Rimangono il silenzio e la totalizzante consapevolezza di esser parte di qualcosa che è più grande di me.

In merito alle fioriture, c’è stata grande abbondanza: abbiamo salutato le nostre amiche di vecchia data come gli astri alpini e le rodiole ma abbiamo anche fatto conoscenza con nuove specie, come l’Anemonastrum narcissiflorum.

Quest’anno c’è stata molta generosità anche per quanto riguarda gli incontri con gli animali non umani: abbiamo avuto il privilegio di vedere  i grifoni, il lupo, le aquile, gli ermellini, le salamandre, la pernice e la coturnice, i camosci e le marmotte. Non avremmo potuto chiedere di più!
Non da ultimo, sento che questa settimana è stata caratterizzata da scambi avuti con persone che quel luogo lo vivono e lo amano quanto noi volontari e volontarie del Giardino. Un giorno le carismatiche GEV,che hanno sistemato il sistema di trasporto dell’acqua, un altro giorno un trio di Geologi in missione, un altro ancora Asso (ex- gestore del Rif. Barant) che con il suo fraterno compare ci ha portato su la legna per i nostri amati fuochi serali. Come non desiderare tutti i giorni una vita così autentica?

Gin:
Mi riaggancio alle parole di Meg per portare, come ogni anno, una piccola goccia del mare di emozioni ed esperienze che mi ha dominato nella settimana passata in quel luogo tanto speciale quanto ormai familiare. Non posso che essere più d’accordo sulla sensazione di eterno ritorno che si prova nel momento stesso in cui si varca il Rifugio Barant (quest’anno tristemente chiuso…che stranezza!) e si intravede il perimetro del Giardino da lontano: sembra di non essersene mai andati, ogni anno, ogni volta. Condivido ogni parola scritta da Meg in merito agli incredibili doni che ci ha lasciato questa nuova esperienza lassù.
Questa settimana è stata indubbiamente ricca di nuove conoscenze, sia floristiche che faunistiche, con osservazioni degne di nota già elencate da Meg! Tra le fioriture c’è stata un’esplosione progressiva di Nigritella corneliana (puntualmente divorate dalle marmotte poco dopo), abbiamo finalmente visto fioriti gli Anemonastrum narcissiflorum (che spettacolo!), le delicate fioriture della Pinguicula alpina seguita timidamente dalla vulgaris, nonché gli incredibili fiori della Campanula alpestris, fino ad allora vista sempre e solamente in rosetta basale! La Silene acaulis esplodeva nella sua elegantissima fioritura rosata praticamente in ogni angolo e per la prima volta abbiamo potuto osservare meglio la minuscola Cherleria sedoides, sua compagna! Ci siamo sorprese dell’assenza delle tante Linaria alpina viste l’anno scorso, auspicando che forse fosse semplicemente troppo presto!

Per quanto riguarda la fauna, è stato un susseguirsi di forti incontri! Indubbiamente, l’aver visto il lupo durante l’accompagnamento dei geologi (persone squisite, ma decisamente poco avvezze alle curiosità sui fiori) è stato qualcosa che difficilmente dimenticherò nella mia vita! Mi ha stupito come, in tutta tranquillità e nel pieno del pomeriggio, stesse risalendo il pendio a fianco del giardino per valicare in seguito la roccera di fronte!
Le marmotte, i gracchi, i camosci e i corvi non ci hanno abbandonato un singolo giorno: la migliore compagnia che si possa sperare! Le marmotte si son dimostrate veramente voraci nei confronti delle fioriture!

A livello umano abbiamo avuto diversi incontri veramente piacevoli e stimolanti!
Il 16 luglio è salito il prof. Abeli assieme alla sua assegnista Martina e a Stefania, con i quali abbiamo spostato le zolle delle Svalbard in un luogo apparentemente più idoneo (purtroppo il posto scelto dai suoi colleghi si è rivelato troppo poco umido causando il disseccamento delle zolle…speriamo bene).
I visitatori sono stati veramente eterogenei, alcuni molto interessati mentre altri molto sfuggenti: in tanti ci han chiesto con aria disperata di poter far loro un caffè in mancanza del Barant, spesso ricompensandoci con molta gentilezza! La cosa ci ha fatto molto ridere!
Abbiamo avuto il gran piacere di conoscere le tanto famose GEV che son salite per approntare i lavori alla fontana fuori dal Giardino e per fortuna ci hanno sistemato da subito il problema del tubo dell’acqua presentatosi durante il cambio con Silvia e Aron ad inizio settimana! Una manna dal cielo!
Indimenticabili anche Asso con un caro amico che il 19 luglio son saliti per scaricare la montagna di legna che abbiamo sistemato al lato della casa in più manche io e Meg (con il preziosissimo aiuto di Alberto venuto a trovarci) e successivamente con Alessandro, il nuovo volontario (assieme a Daniele, un caro amico entomologo passato a trovarci in giornata).

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