6-8 Agosto – Arianna
Dopo l’apertura, risalgo al giardino per il mio turno. Trovo un sole eccezionale, poi una giornata di nebbia intensa, una notte di pioggia, un nuovo giorno di vento ghiacciato e poi di nuovo sole. Insomma, a parte la neve (che si sarebbe potuta palesare se avesse piovuto la notte in cui la temperatura è scesa a 0 gradi!) le ho viste tutte 🙂
Un turno ricchissimo di passaggi e visite guidate.
Tantissimi gli stranieri che, appresa l’informazione che nel giardino sono presenti 300 specie tutte esclusivamente spontanee, spalancano gli occhioni per la meraviglia. Già, questo è uno degli aspetti belli del giardino che si differenzia pertanto da un orto botanico: nulla è stato introdotto da mano umano, tutto quello che si può osservare è nato spontaneamente seguendo le sue rotte evolutive e di adattamento.

Il topino è apparso di corsa un paio di volte intorno alla casetta, la salamandra è sbucata lenta da sotto la panca nella giornata di nebbia e pioggia, i marmottini hanno giocato incessantemente sui prati del giardino richiamati ogni tanto all’ordine dai fischi dei più anziani in allarme, la metamorfosi delle rana temporaria si manifestava ai margini del laghetto, le libellule blu sfioravano l’acqua, i tricotteri trascinavano le loro casette sul fondo.
Hanno volato sulla mia testa 5 giovani gipeti insieme ad un piccolo gheppio. Pochissimi gli avvistamenti di camosci, forse per la presenza del gregge di pecore.
A rovinare un po’ questa pace contemplativa e l’incontro con gli amanti girovaghi delle montagne è stata la scoperta che qualcuno ha raccolto il genepì del giardino, proprio quello indicato dal cartellino. Non ci sono molte parole da aggiungere, solo che è un dispiacere constatare come alcune persone non comprendano i luoghi in cui si trovano, non rispettino il tentativo di portare a conoscenza la bellezza della natura. Al giardino non scriviamo mai divieti, piuttosto parliamo con le persone e speriamo sempre di trasmettere qualcosa che vada al di là di un “NON raccogliere, NON fare il bagno nel LAGO, NON slegare i cani…”. Però a volte, quando troviamo fiori recisi e cartellini rubati, un po’ ci viene il dubbio.
Arianna